ad un’altitudine di 220 mt., con le sue sette frazioni di Albareto, Calcinara, Fornello, Montalbo, Seminò, Vicobarone e Vicomarino coperto Ziano è il Comune più vitato d’Italia con 2/3 di territorio ricoperto da vigneti ordinati e curatissimi
itinerari piacentini
Il centro di Ziano Piacentino ha origini antiche, risalenti a prima del Mille. Accoglie un castello, del quale non rimangono che poche tracce e che si erge a ridosso della chiesa.
Il borgo, dominato prima dai Landi, poi dagli Arcelli, dagli Sforza e infine dagli Zandemaria, fu teatro di numerosi scontri bellici, causa la sua particolare importanza strategica.
La visita a Ziano Piacentino profuma non solo di antiche storie, ma anche di buoni sapori grazie all’alta densità di prodotti tipici di una collina coltivata con amore e passione. Ziano Piacentino detiene un primato nazionale e anche a livello europeo vanta una posizione di prestigio in termini di conservazione di valorizzazione del terreno. Infatti con i suoi 2/3 di territorio ricoperto da vigneti ordinati e curatissimi è il Comune più vitato d’Italia, con una produzione di vini che, per qualità e varietà, si distingue anche a livello europeo.
E’ sufficiente, infatti, far scorrere lo sguardo lungo i contorni del suo paesaggio per rendersene conto; distese di verdi filari di viti ricoprono dolci queste colline di una campagna fervente di attività, a rappresentare una realtà, certamente economica e produttiva, ma anche sociale e culturale, che ha sempre legato i suoi fertili campi al proprio avvenire.
Le sette frazioni di Fornello, Montalbo, Vicobarone, Albareto, Calcinara, Seminò e Vicomarino, tutte dedite alla produzione dei vini dei colli piacentini, si raccolgono attorno al suo capoluogo: Ziano Piacentino ed è da lì che inizia la vista a questo territorio.
Itinerario in visita a Ziano Piacentino
Ziano è un piccolo centro tranquillo, vivacizzato dall’operosità della sua gente che vive una quotidianità fatta di cose semplici ma importanti. Una società saldamente ancorata a valori veri della vita, dove famiglia e lavoro stanno ai vertici, dove la socializzazione ed un sano svago è consumato nei pubblici locali che si aprono lungo le vie di questo paese.
Ed è questa l’aria che si respira, quella di una comunità unita e legata da sani principi. Oltre a quella di una natura incontaminata, salvata da quelle forme di inquinamento ambientale ed acustico che abbassano drasticamente la qualità della vita.
La prima tappa è il Museo Archeologico della Valtidone, ospitato nei sotterranei della Rocca Municipale, che raccoglie numerose testimonianze di un’antica storia, con reperti archeologici ritrovati nel territorio.
Della vecchia fortezza è parte anche la chiesa di San Paolo Apostolo con soffitti a cassettoni e a volte di mattoni, oltre a dipinti di pregio e ad un’ottocentesca Via Crucis, opera di Luigi Achilli di Borgonovo. All’interno anche un prezioso organo costruito nel 1854 da Antonio Sangalli.
Visita alle frazioni
A seguire si fa visita a Fornello. Qui visitiamo la chiesa che sorge all’interno dell’Azienda Torre Fornello, dove ogni domenica don Pietro Achilli celebra la messa. Superiamo la piccola località di Crosignano e puntiamo diritti al Castello di Luzzano, che sorge al limite con l’Oltrepò Pavese, sul quale sconfina, in territorio di Rovescala, con una parte del terreno, come la chiesa dedicata ai santi Narbone e Felice.
Lasciamo Fornello per raggiungere Montalbo, a soli 3 chilometri, superando la Diola, il punto più elevato del territorio con i suoi 350 metri circa di altitudine. Bella la chiesa di San Cristoforo che ospita alcune edizioni del Valtidone Festival. Qui, sul versante sinistro del Tidone, si erge l’antichissimo castello risalente al XII secolo.
Da sempre al centro di battaglie è stato ripetutamente oggetto di contesa grazie alla sua strategica posizione. Distrutto per ben due volte, nel 1215 e, in seguito, nel 1516, vide avvicendarsi sette casate e l’ultima, che lo trasformò definitivamente, fu quella degli Scotti. L’ingresso è sovrastato dalla torre campanaria, certamente la parte più antica del castello. Sempre attraverso strisce d’asfalto che interrompono le ampie distese di una ricca e produttiva vegetazione, prendiamo direzione Seminò per ammirare il suggestivo castello che fu roccaforte delle postazioni piacentine durante la lotta con Pavia, dal 1347 passò in proprietà ai Leccacorvi.
Attualmente piuttosto modificato, conserva comunque la struttura originaria a pianta rettangolare con il grande scalone ottocentesco che fa da ingresso.
Si prosegue per Albareto, Calcinara, e Vicomarino per giungere a Vicobarone che si raggiunge in pochi minuti, dopo aver superato la loc. Mula, per poi sconfinare in terra pavese con la frazione di Campana di Ferro, e rientrare di nuovo nel piacentino in loc. Casa Pallavicini. Giunti a Vicobarone, uno dei nuclei abitati più antichi del territorio comunale, si supera prima un salumificio, poi la Cantina Sociale e si fa tappa a Podere Casale. Si tratta di una piccola azienda che può rappresentare la sintesi della migliore produzione dei vini doc di questo territorio, con i suoi ottimi Gutturnio, Ortrugo, Bonarda, Malvasia e Barbera. Proprio di fronte all’ingresso di Podere Casale, e a fianco dell’antico castello sorge, la chiesa Maggiore di San Colombano, principale edificio religioso di Vicobarone. L’ingresso è dominato da una grande scalinata, mentre all’interno spicca un altare marmoreo di notevoli dimensioni, provenienti dalla chiesa di Sant’Agostino a Piacenza, chiusa al culto dal 1803. L’altare maggiore fu invece donato da Domenico Sforza Fogliani nel 1857. Di pregio anche la tela che raffigura la Madonna Immacolata opera ottocentesca di Camillo Scaramuzza.
Si da uno sguardo al castello che è stato oggetto di numerosi interventi nel corso degli anni, l’ultimo nel XIX secolo ad opera del marchese Orazio Serafini Malvicini Fontana.
Alla stessa nobile famiglia è dovuta la realizzazione della chiesa di San Rocco, risalente al 1625.
La ex scuola elementare è oggi sede di varie associazioni di volontariato, oltre ad ospitare il Museo della Civiltà Contadina di gestione dell’Associazione Culturale Ped’Fer. Dotato anche di un crossodromo, Vicobarone rappresenta, con Ziano, il centro più attivo e produttivo del comprensorio comunale.
Itinerari turistici
Sul territorio di Ziano sono segnalati diversi percorsi da coprire in bicicletta o a piedi. Qui di seguito ne consigliamo tre.
Giro del Pozzo di Valle
Tra i vigneti di fondo valle
Partenza e arrivo dai Giardini di Viale dei Mille a Ziano
Segnaletica Rossa
Ristoro a Ziano
Lunghezza 2500 mt.
pendenza media 7,3%
Durata 40 minuti a piedi
Giro di Monte Po
Tra i vigneti di crinale
Partenza e arrivo dai Giardini di Viale dei Mille a Ziano
Segnaletica Blu
Ristoro a Ziano
Lunghezza 4600 mt.
pendenza media 6,7%
Durata 80 minuti a piedi
Giro del Vecchio Serbatoio
Tra i vigneti di Vicobarone
Partenza e arrivo dalla piazza di Vicobarone
Segnaletica Gialla
Ristoro a Vicobarone e Badenico
Lunghezza 4400 mt.
pendenza media 7,3%
Durata 80 minuti a piedi
Giro del territorio di Ziano in auto
un’ora circa
Appuntamenti
16 e 17 settembre
Festa dell’uva – Montalbo
Ottobre
Passeggiata di fine vendemmia
Per info: Municipio tel. 0523.863221






